toniolo-cartolina-celebrativa_5328

TONIOLO 110

Galà lirico da Rigoletto
sabato
21 Ottobre 2023
alle 19:30

Con un annullo filatelico celebrativo, spettacoli e percorsi a tema, sono iniziati il 30 agosto scorso i festeggiamenti per i 110 anni del Teatro Toniolo, che inaugurò esattamente in quella stessa data del 1913.
Nonostante abbia avuto il suo attuale teatro solo nel primo decennio del Novecento, l’origine del rapporto della città con il teatro risale a tempi più remoti. Alla fine del Settecento, infatti, Mestre era un ameno luogo di villeggiatura, comodo per la vicinanza a Venezia, frequentato dalla nobile borghesia, ma non possedeva luoghi pubblici dove svagarsi con spettacoli musicali, balli e commedie.
Un primo teatro dunque fu costruito nel 1778 dai fratelli Filippo e Alvise Balbi su progetto dell’architetto veneziano Bernardino Maccaruzzi, ma con la caduta della Serenissima il turismo venne a mancare e l’edificio fu demolito.
Nel 1840 venne fatto un secondo tentativo da Moisè D’Angeli, e anche questo si rivelò fallimentare, perché anche se pomposamente intitolato a Garibaldi dopo l’annessione, il nuovo teatro, con soli 500 posti e senza un affaccio diretto sulla Piazza, si rivelò del tutto inadeguato alle esigenze di quella che era ormai una cittadina in crescita e venne chiuso nel 1908.
La città tuttavia voleva il suo teatro e così nel 1912 i fratelli Toniolo si addossarono l’onere dell’impresa. La prima pietra fu posta il 12 aprile 1912 e i lavori furono terminati in 17 mesi. Il progetto fu affidato all’ingegner Giorgio Francesconi, che per il disegno della facciata trasse ispirazione dal prospetto del Selva per la Fenice o forse, più probabilmente, dai progetti presentati da Nicola Piamonte per il Teatro Goldoni. Giorgio Ferrari, nel suo intervento Documenti per una storia dei teatri di Mestre. Dal Teatro Balbi al Politeama Toniolo in Mestre e la sua Piazza, riporta che all’interno del teatro il bianco tenue della facciata era interrotto da una fascia decorativa che correva lungo le pareti, a un’altezza di due metri dal suolo. Vi era un solo ordine di palchi e la loggia. Alcune grandi finestre illuminavano ed aeravano il teatro, che poteva ospitare fino a 1000 spettatori. Il soffitto era ornato dal dipinto di Alessandro Pomi Il Trionfo di Apollo (ancora visibile sotto il controsoffitto), mentre in alto, verso il boccascena, due statue, attorniate da cariatidi, sorreggevano un orologio. Due casse armoniche poste sotto l’orchestra, i palchi e la loggia assicuravano al teatro, il cui interno era tutto in legno, una magnifica acustica. Avrebbe dovuto essere intitolato alla Regina Elena, ma per decisione dei proprietari che preferirono usare il proprio nome abbiamo oggi il Teatro Toniolo.
Alzò per la prima volta il sipario nel 1913 con brani tratti da Il Rigoletto con il Teatro La Fenice, e oggi, 110 anni dopo, sarà possibile rivivere quell’evento unico, il 21 ottobre, quando al culmine delle celebrazioni, Piazza Ferretto si immergerà nelle atmosfere dei primi del Novecento con una suggestiva rievocazione storica (dalle ore 16.30 alle ore 18.30), preparandosi al Galà Lirico che proprio come allora vedrà il Coro e l’Orchestra del Teatro La Fenice riportare in scena l’opera di Verdi, con le scenografie realizzate in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.

WHERE
ONGOING
RELATED ARTICLES

Stagione Teatrale 2023.24

VeNewsletter

Ogni settimana

il meglio della programmazione culturale
di Venezia